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Approfondimenti,  Reiki

L’evoluzione del Reiki

Col termine “Reiki” ci si riferisce di solito al metodo tradizionale Usui, fondato dal Dott. Mikao Usui agli inizi del secolo scorso, ma anche, per estensione, a tutte le modalità di terapia energetica alternative, sorte per lo più in occidente a partire dagli anni ’80.

Il Reiki ebbe grande diffusione in occidente grazie alla Sig.ra Hawayo Takata che, dopo averlo appreso in Giappone dal Dott. Hayashi, allievo diretto del Dott. Usui, fondò una sua clinica alle Hawaii, dove operò per circa trent’anni. Quando venne a mancare nel 1980, la Sig.ra Takata aveva formato 22 Master Reiki.

Quello stesso anno Patrick Zeigler trascorse una notte nella grande piramide e visse un’esperienza molto intensa e particolare, egli raccontò che, dopo essersi coricato nella camera del faraone, cominciò a percepire un’energia spiraleggiare sopra di lui; quell’energia gli entrò nel chakra del cuore e continuò a fluire nel suo corpo fino all’alba (leggi qui l’articolo completo in inglese). Nei mesi successivi visse una serie di eventi significativi e fu iniziato al Reiki da Barbara Weber Ray, una dei 22 maestri formati dalla Sig.ra Takata.

Negli anni seguenti Patrick istituì una sua pratica spirituale, formando gruppi di condivisione in cui si combinava il Reiki con l’energia ricevuta nella piramide, da lui denominata Seichim o SKHM. Nel tempo i partecipanti a questi gruppi canalizzarono vari simboli, arricchendo la pratica Seichim e creandone più versioni. Nacquero così il Seichim Reiki, il 7 Facet Seichim, il Sekhem, il SKHM, ecc., da cui evolsero il Tera Mai Reiki, il Karuna, lo Shamballa Reiki ed altri sistemi.

Su quest’onda creativa cominciarono a sorgere varie modalità di terapia energetica e, alla fine dello scorso millennio, un giovane danese, Ole Gabrielsen, appassionato di lavoro con l’energia, cominciò a canalizzare nuove modalità, sperimentando le sue tecniche con un gruppo di simpatizzanti. Nacquero così vari sistemi di provato successo: Tachyon, Kundalini Reiki, Gold Reiki, Full Spectrum Healing, i Fiori e i Cristalli Eterici ed altri ancora. Parallelamente, oltreoceano, Jeannine e Christopher Jelm fondavano l’Istituto Lightarian e canalizzavano gli omonimi sistemi. Il pregio di queste modalità, oltre a quello di veicolare energie molto potenti ed efficaci, è di essere privi di simboli e quindi più facili da utilizzare di quelli più datati.

Queste nuove forme di “Reiki”, furono accolte con enorme entusiasmo e cambiarono la vita di molte persone. Non sono però mancate le critiche da parte dei tradizionalisti, che non videro di buon occhio questo fiorire di nuovi sistemi. Si è trattato a mio avviso di una svolta positiva, sia perché i prezzi dei corsi si sono ridimensionati, rendendoli accessibili a tutti, sia perché le nuove modalità si sono dimostrate più potenti e versatili del metodo tradizionale Usui.

Grazie alle proprietà intrinseche del “Ki”, oltre che sulla salute, è possibile agire su vari aspetti pratici della vita in modo potenziante e migliorativo, per esempio sullo studio e sulla vita professionale, ma anche sulle relazioni, sulla determinazione personale, ecc.

Il Reiki è una forza simile all’elettricità. Con l’elettricità si possono alimentare svariati dispositivi, dalle lampadine agli elettrodomestici alle automobili, tuttavia non potremmo usare una lampadina per guardare il nostro programma preferito. Similmente, un sistema concepito per migliorare un ambito specifico della vita, sarà uno strumento più utile ed efficace per svolgere un lavoro mirato. Questa “varietà” offre la possibilità di lavorare, nel tempo, con più energie, per migliorare e risolvere, un po’ alla volta, tutti quegli aspetti problematici che spesso affliggono la nostra esistenza.

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