Reiki tradizionale Usui e Kundalini Reiki: quali sono le differenze?
Sia il Reiki Usui che Kundalini Reiki sono potenti sistemi di terapia energetica, ma hanno origini diverse e operano in modi differenti. Sebbene il loro obiettivo comune sia la guarigione olistica e l’evoluzione spirituale, il modo in cui l’energia opera sul sistema energetico varia notevolmente.
Il Reiki tradizionale ebbe origine in Giappone grazie al Dott. Mikao Usui agli inizi del secolo scorso. Non si è trattato tanto di una scoperta, quanto della riscoperta di un’antica pratica che favoriva la guarigione aprendo i canali energetici del corpo, consentendo all’Energia Vitale Universale di fluirvi attraverso, e potenziando tutti gli aspetti dell’individuo, da quello energetico, a quello emotivo e spirituale, a quello fisico.
Il significato della parola Reiki è Energia Vitale Universale spiritualmente guidata. Quest’energia può essere “canalizzata” per la terapia energetica, permettendo di infondere energia nel campo energetico di tutti gli esseri viventi, per favorire la vitalità, il rilassamento, la rigenerazione e facilitare i processi di guarigione. Tutto ciò che serve per poter canalizzare il Reiki è una connessione con l’Energia Vitale Universale, che si ottiene grazie a semplici attivazioni energetiche, che imprimono le frequenze dell’Energia Vitale Universale nel campo energetico della persona. Chiunque può essere attivato al Reiki e apprendere le semplicissime tecniche per utilizzarlo.
Il Reiki tradizionale Usui ha tre livelli di attivazione, ogni livello consente di accrescere la quantità di energia canalizzata e di mettere in atto via via funzioni avanzate della pratica energetica, come l’utilizzo di simboli e la possibilità di trasmettere, a propria volta, le attivazioni ad altri.
Kundalini Reiki invece, fu canalizzato alla fine degli anni ’90 da Ole Gabrielsen, prendendo il nome dall’energia “Kundalini”, un termine sanscrito che si riferisce a una forma di energia che giace dormiente alla base della colonna vertebrale. Questo perché, con Kundalini Reiki, non si utilizza solo l’Energia Vitale Universale ma anche la Kundalini, che viene risvegliata durante il processo di attivazione.
A differenza del metodo tradizionale Usui, Kundalini Reiki non utilizza simboli o posizioni specifiche delle mani. L’approccio è più intuitivo e meno strutturato.
La differenza principale tra i due sistemi è che il Reiki tradizionale Usui utilizza una serie di simboli per accedere a determinate funzioni dell’energia mentre, con Kundalini Reiki, funzioni specifiche vengono attivate semplicemente utilizzando l’intenzione.
Il sistema Kundalini Reiki, inoltre, viene in genere percepito come più potente del metodo tradizionale Usui, tanto che il primo livello Kundalini Reiki è ritenuto equivalente al terzo livello del Reiki Usui. Va da sé che l’utilizzo di Kundalini Reiki nella terapia energetica, porta ad ottenere risultati apprezzabili più velocemente.
Kundalini Reiki inoltre richiede meno passaggi per l’apprendimento e l’integrazione e incoraggia una rapida trasformazione energetica. È potente, intenso e spesso descritto come una scorciatoia verso un profondo risveglio energetico.
Nella mia esperienza, queste energie, non solo danno sensazioni diverse se utilizzate per la terapia energetica, ma lavorano in modo diverso e portano benefici diversi. Quando utilizzo l’energia del Reiki Usui la sento pacata, rassicurante, stabilizzante, si diffonde uniformemente nel corpo donando piacevoli sensazioni. La trovo ottima per tranquillizzare, placare gli animi e portare armonia. Se invece utilizzo l’energia Kundalini Reiki, la sento lungo la colonna vertebrale, come una leggera corrente che risale e, a seconda della persona o dell’animale che sto trattando, può diventare anche molto intensa. E’ un’energia che si muove e agisce velocemente e la uso spesso, la trovo ottima per le infiammazioni ma anche per tanti altri tipi di problemi e disturbi.
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